Schiaritevi la voce e cominciate a intonare “Fra Martino campanaro, dormi tu, dormi tu…” che l’11 novembre si festeggia San Martino!
La leggenda vuole che San Martino fosse una persona estremamente gentile e compassionevole che, durante una giornata fredda e piovosa, incontrò un povero mendicante infreddolito. Il santo non ci pensò due volte ad aiutarlo, e con la sua spada tagliò a metà il proprio mantello, offrendone una al vecchio per potersi riparare dal gelo.
San Martino è uno dei santi che hanno avuto più diffusione durante il Medioevo, e per questo motivo viene festeggiato in molti paesi europei.
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In Danimarca e Svezia, ma anche in molti altri paesi europei, in occasione dei festeggiamenti di San Martino, è consuetudine mangiare l’oca.
Questa tradizione è legata a una curiosa leggenda. Si racconta infatti che gli abitanti di Tours (Francia) volessero nominare Martino come vescovo della città, anche senza la sua approvazione. Il santo, venuto a conoscenza delle loro intenzioni, si nascose nel pollaio di un convento vicino. Le oche, vedendo in mezzo a loro uno sconosciuto, cominciarono a starnazzare e fecero quindi scoprire il nascondiglio di San Martino. È da allora che, quasi per punizione, i pasti dell’11 di hanno come piatto principale l’oca arrostita.
Repubblica Ceca
Cominciamo con la Repubblica Ceca, precisamente nella regione della Boemia: anche qui è usanza mangiare l’oca il giorno di San Martino, ma, oltre a essere mangiato, il pennuto qui viene anche usato per leggere il futuro. Dopo aver mangiato l’oca, infatti, vengono attentamente osservate le sue ossa. Se i suoi resti sono chiari ci si aspetterà un inverno breve e mite, mentre se sono scure sarà atteso un inverno segnato dalla pioggia, dalla neve e dal freddo.
Francia
In Francia, fin dal 1700, è in uso festeggiare l’arrivo dell’inverno proprio l’11 di novembre, gustando anche qui l’oca.
Nonostante la storia del santo sia molto legata al territorio francese (qui vi morì nel 397, fu vescovo della città di Tours, oltre al fatto che per molto tempo fu l’unico patrono della Francia), in questo paese il giorno di San Martino non è una giornata di festa. L’unica eccezione è rappresentata dalla regione dell’Alsazia, al confine con la Germania, dove i bambini che frequentano le scuole bilingue franco-tedesche, per la Fête de la Saint-Martin usano sfilare con le loro lanterne per le vie della città, come i loro vicini.
Germania
Ogni anno le strade delle città tedesche si ravvivano l’11 di novembre intonando “Laterne, Laterne, Sonne, Mond und Sterne” (Lanterne, lanterne, sole, luna e stelle. ).
In Germania la festa di San Martino è molto sentita soprattutto dai bambini, che si travestono e partecipano a una processione illuminata da colorate lanterne di carta, intonando canzoncine dedicate al Santo. La processione, a volte, viene capeggiata da un uomo a cavallo vestito con un’uniforme da soldato del Medioevo rappresentante il Santo, e vuole ricordare la fiaccolata in barca che accompagnò il corpo di San Martino a Tours.
Secondo la tradizione tedesca, già la sera del 10 novembre, dopo aver costruito la loro lanterna, i bambini la accendono, l’appendono all’estremità di un ramo e partecipano a una allegra processione chiamata Laternenumzug. Questi gruppi di bambini bussano casa per casa cantando e facendosi regalare dei gustosi dolcetti o magari dei soldini.
Ovviamente anche in queste zone è tradizione mangiare l’oca in questo giorno, magari riempita con mele, marroni glassati col miele, uva passita.
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Italia
In Italia, San Martino viene festeggiato in molte città con feste e sagre dove, con l’occasione, vengono gustati i tipici prodotti locali dell’autunno.
Particolare è l’atmosfera che si respira a Venezia quando, invece della processione con le lanterne come i coetanei tedeschi, i bambini girano per i campi e per le calli sbattendo pentole e coperchi per fare un gran baccano, e chiedendo a suon di filastrocche qualche soldino o qualche dolciume ai negozianti o ai passanti.
Nelle case veneziane non può poi mancare il tradizionale dolce di pastafrolla con la sagoma del santo a cavallo, tutto ricoperto di glassa colorata, cioccolato, caramelle, cioccolatini. Una vera bontà per il palato e per gli occhi! Se volete fare contenti i vostri bambini qui potrete trovare la ricetta del Dolce di San Martino da preparare tutti insieme.
Secondo la tradizione, gli adulti invece festeggiano aprendo le botti per il primo assaggio del vino novello, ottimo accompagnamento per le castagne, da qui il motto “a San Martino ogni mosto diventa vino!”
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