Fai un salto nel tempo visitando i castelli della Valle d'Aosta, da quello di Fenis al Forte Bard, dal castello di Issogne al Castel Savoia, per riscoprire anche un pezzo di storia d'Italia.
La Valle d’Aosta non è abbracciata solo da “fortezze” naturali, le Alpi, ma conta un centinaio tra castelli, caseforti e torri edificate dall’uomo, alcuni risalenti addirittura all’epoca romana, che oramai sono divenuti parte integrante del paesaggio.
Alcuni sono castelli da favola perfettamente conservati, altri sono in rovina, ma ugualmente suggestivi. Che siano stati costruiti per proteggere il territorio o per abitarci, tutti hanno una caratteristica in comune: il paesaggio mozzafiato che li circonda.
Tra tutti, il castello di Fenis è decisamente il più noto della regione.
Vediamo, dunque, quali sono i 10 castelli più celebri della Valle d’Aosta.
Castello di Fenis
Massiccio e imponente, il Castello di Fenis si trova su una zona dolcemente collinare, non particolarmente protetta dalle catene montuose: per questo, la storia ci racconta, fu necessario rinforzarlo con 2 cinte murarie merlate, numerose torri e torrioni.
Il castello risale al 13° secolo e rappresenta uno dei più grandi esempi di architettura militare dell’epoca. Nei secoli ha subito notevoli cambiamenti, assumendo l’aspetto che mostra oggi sotto la nobile casata degli Challant, tra il 14° e il 15° secolo.
Una volta entrati dal portone principale, si percorre un tratto del “corridoio” tra le 2 cinte murarie, per poi arrivare al blocco unico dell’edificio a pianta pentagonale.
L’aspetto militaresco e austero dell’esterno del castello di Fenis contrasta con gli interni residenziali, più gentili e signorili, finemente affrescati.
Il cortile interno, con la loggia in legno, e la scalinata, con gli affreschi raffiguranti la lotta tra San Giorgio e il drago, accolgono il visitatore alla scoperta del castello.
Il cortile e la cappella privata al primo piano presentano affreschi dell’inizio del ‘400 della bottega di Giacomo Jaquerio e rappresentano i membri della famiglia Challant, gli apostoli, la crocifissione, figure di santi, figure di filosofi e saggi che recano citazioni in francese antico.
All’interno è possibile visitare alcune stanze: al piano terra, la sala d’armi, il refettorio dei soldati e servitori, la dispensa e la cucina, al primo piano, la cappella, la sala di rappresentanza, la camera padronale, la cucina nobile, la sala da pranzo e la sala di giustizia.
Castello di Ussel
Fatto costruire dagli Challant secondo la tipologia edilizia del monoblocco, il castello offre un tipico esempio di architettura feudale medievale, a carattere prettamente difensivo. Per la sua posizione strategica a strapiombo non ci fu bisogno di dotarlo di cinta muraria.
All’esterno ha conservato il suo aspetto originario pressoché immutato, con le 2 torrette cilindriche sulla facciata principale e le 3 torri quadrangolari lungo il corpo dell’edificio.
In rovina già dal 18° secolo, fu donato alla regione nel 1994 da Marcel Bich (quello delle penne a sfera Bic!) e restaurato.
All’interno è praticamente vuoto e sono visibili i resti di massicci camini in pietra.
Apre solitamente in estate in concomitanza con mostre ed esposizioni.
Castello di Verrès
La posizione strategica rivela chiaramente la sua origine difensiva: sorge infatti su un picco roccioso da dove domina tutta l’area sottostante. Fondato probabilmente intorno al 13° secolo, deve il suo aspetto attuale all’opera della famiglia Challant.
Nel corso del 14° secolo il castello fu munito di una massiccia cinta muraria e di un ponte levatoio, e, seguendo l’architettura dell’epoca, fu trasformato in un unico blocco compatto che, alle caratteristiche prettamente difensive, aggiunse anche funzioni abitative.
Gli interni sono geometrici e severi; non ci sono vere e proprie decorazioni se non giochi di pietra verde e bianca.
Il castello si sviluppa su 3 piani collegati da uno scalone in pietra, lungo i quali si aprono le diverse stanze con le loro funzioni.
Nella loro architettura, pur semplice, si riconosce il susseguirsi di diversi stili nei secoli.
In alcune stanze si trovano i caratteristici possenti camini in pietra.
Castello di Issogne
Non ha tratti difensivi, ma si presenta come una signorile dimora rinascimentale della fine del ‘400. Anch’esso appartenuto alla famiglia Challant, l’edificio ha forma di ferro di cavallo e si sviluppa intorno a un cortile affrescato con scene di vita quotidiana, al cui centro sorge la famosa fontana in ferro detta “del Melograno” (simbolo di prosperità e della famiglia Challant).
È suddiviso in stanze di rappresentanza e stanze private, tutte elegantemente adornate e affrescate. Notevole è la cappella, al primo piano, con l’altare gotico in legno intagliato, e la celebre stanza detta “del re di Francia” con il soffitto a cassettoni.
Castello di Saint Pierre
Dall’alto di una rocca, il castello di Saint Pierre si impone sull’abitato omonimo e su un altro dei celebri castelli della Val d’Aosta, il Castello Sarriod de La Tour.
L’esistenza del castello di Saint Pierre è documentata già dalla fine del 12° secolo. Nel tempo è stato modificato più volte fino al 19° secolo, quando, per aderire ai canoni estetici del romanticismo, furono aggiunte le 4 torrette circolari che gli conferiscono un’aria fiabesca.
Il castello di Saint Pierre ospita oggi il Museo regionale di Scienze Naturali, e al momento è chiuso per restauro.
È invece visitabile il sottostante castello Sarriod de La Tour. Di origine molto antica (tra l’11° e il 12° secolo), assunse nei secoli principalmente funzione di rappresentanza. La cappella conserva ancora dei dipinti del 200, ma il castello come lo si vede oggi è il risultato di notevoli trasformazioni nei secoli.
Tra i numerosi castelli della Valle d’Aosta, forte Bard, il castello reale di Sarre e Castel Savoia sono i tre manieri della regione riconducibili alla dinastia sabauda.
Forte Bard
È uno spettacolare esempio di fortezza di sbarramento dell’800, la cui storia ci porta indietro fino all’epoca romana.
Il Forte di Bard apparteneva alla famiglia Savoia fin dal 13° secolo.
Dopo secoli di vicissitudini, tra cui lo smantellamento da parte di Napoleone, l’aspetto attuale lo si deve a Carlo Felice che ne fece la celebre fortezza militare di oggi.
Dal 1990 appartiene alla regione ed è stato completamente ristrutturato.
Si suddivide in 3 possenti edifici principali collocati ad altezze diverse (Opera Ferdinando, Opera Vittorio e Opera Carlo Alberto, l’edificio dominante).
Oggi è un moderno e importante polo museale che ospita il Museo delle Alpi (al primo piano dell’Opera Carlo Alberto), la sezione chiamata Le prigioni, numerose mostre ed esibizioni, e un articolato percorso per ragazzi alla scoperta della montagna, Le Alpi dei Ragazzi (nell’opera Vittorio). Attraverso un suggestivo percorso a piedi o con gli ascensori panoramici, che offrono una vista incredibile sulla valle, si arriva nella parte più alta della fortezza.
Castello Reale di Sarre
Il Castello di Sarres, in località Lalex, si adagia su un promontorio a terrazzamenti che si erge sull’Alta Valle, lungo la strada per il Monte Bianco. Il castello si sviluppa in altezza e ha al centro una torre a base quadrata. Costruito nel 18° secolo sulla base di un edificio del 1300, dal 1869 appartenne ai Savoia e divenne residenza di caccia di re Vittorio Emanuele II.
Oggi appartiene alla regione, è stato completamente ristrutturato ed è un museo che si sviluppa lungo i 3 piani del castello.
Attraverso i numerosi dipinti e ritratti, le stanze e le decorazioni ed il mobilio, il castello ci racconta le tecniche di caccia dell’epoca, la storia di una residenza privata e di chi l’ha occupata e di un pezzo d’Italia legata alla dinastia sabauda.
Castel Savoia
Il Castel Savoia svetta in mezzoai boschi sulla vallata di Gressoney. Non per niente la località che lo accoglie è chiamata Belvedere.
Residenza estiva voluta e amata dalla regina Margherita, la sua incredibile posizione e le sue 5 guglie gli conferiscono un tono decisamente fiabesco.
La prima pietra fu posata nel 1899. Oggi appartiene alla regione ed è aperto alle visite.
Si sviluppa su 3 piani: al piano terra ci sono le stanze da giorno, al primo piano gli appartamenti reali e al secondo la zona che accoglieva i gentiluomini di corte.
Tutto all’interno del castello è originale e perfettamente conservato, offrendo uno spaccato della vita di casa Savoia e della regina in particolare.
Il parco del castello accoglie un suggestivo orto botanico di aiuole rocciose con le tipiche piante alpine.
A questo excursus dei più celebri castelli della Valle d’Aosta, rivelatori di secoli di storia della regione e del nostro paese, non possono mancare degli esempi dei più antichi castelli difensivi.
Castello di Cly
Il suggestivo castello di Cly, non lontano dal castello di Fenis, appartenne anch’esso alla famiglia Challant.
Abbarbicato su un promontorio roccioso, domina austero il piccolo comune di Saint Denis da una parte, e va a strapiombo sulla vallata dall’altra.
Il massiccio donjon (torrione) centrale e la cinta muraria ne denotano la caratteristica difensiva. Risale all’11° secolo ed è il castello più antico della valle.
Rimasto per anni in stato di abbandono, oggi appartiene al comune di Sain Denis ed è un importante centro culturale. È parzialmente visitabile durante l’estate, solo con visite guidate.
Castello di Graines
Il castello di Graines, dall’incredibile colpo d’occhio, si erge su un picco roccioso che domina tutta la vallata circostante. Parzialmente in rovina e al momento in restauro, i resti della cinta muraria, della chiesa romanica e il massiccio torrione centrale a pianta quadrangolare testimoniano storie di mille anni fa.
Visitare i Castelli della Valle d’Aosta
Il capoluogo della regione può essere un ottimo punto di partenza per organizzare un tour dei castelli della Valle d’Aosta. Ti consigliamo di guardare la selezione dei migliori hotel di Aosta sul nostro sito.
Consultando il sito ufficiale della regione puoi avere tutte le informazioni necessarie sui più famosi castelli della Valle d’Aosta e sulle varie possibilità per visitarli uno a uno. Per alcuni castelli è possibile prenotare i biglietti online.
C’è poi la possibilità di comprare una carta, al costo di € 21, che permette l’ingresso ai Castelli di Fenis, Issogne, Sarre, Verrès, Castel Savoia di Gressoney-Saint-Jean, Castello Gamba di Châtillon e Sarriod de La Tour di Saint-Pierre.
Non ti resta che partire alla scoperta del mondo incantato e disincantato dei castelli della Valle d’Aosta, e tra un castello e l’altro puoi rifocillarti assaggiando i prodotti tipici locali … Uno tra tutti? La fontina!